Lorenzo Licalzi - Io no

Lorenzo Licalzi - Io no

Bur
2009
pp.219
€ 9,50



"Per Francesco la vita dovrebbe essere una sorta di anarchia pacifica e gaudiosa senza incombenze burocratiche, bollette da pagare, faccende da sbrigare. Se gli chiedi di fare qualcosa risponde immancabilmente: "Che palle, ma è proprio necessario?" oppure, a seconda dei casi, dice: "Ok, ci penso io, tranquilla" ma poi se ne dimentica. E poi, quella che all'inizio pensavo fosse solo un po' di timidezza in realtà è fragilità, o meglio, credo che Francesco nasconda prima di tutto a se stesso le sue debolezze dietro a questo suo modo di essere ironico e distaccato. Ci sono momenti in cui mi sembra che tutte le sue sicurezze abbiano i piedi d'argilla, che razionalità e cinismo siano solo delle difese. E' tipico degli uomini, e lui non fa eccezione. Anzi.
I primi tempi, infatti, non è che siano stati una passeggiata; lui ha le sue manie (come quella di non rispondere al telefono di domenica) e c'è voluta tutta la mia pazienza per sopportarle. Poi, pian piano, ci siamo incontrati a metà strada. Per esempio, al telefono di domenica rispondo io: se è per me bene, se è per lui dico che non c'è, e mai una volta che lui mi abbia chiesto chi è.
Ricordo ancora l'ultima nostra discussione in proposito, un anno fa, poi ho rinunciato definitivamente.
Squilla il telefono. Rispondo. Parlo un po' e torno in salotto. Lui legge. Imperturbabile.
Mi siedo. Lo guardo, e lui niente, continua a leggere.
"Non sei curioso di sapere chi era?"
"No, perché lo so" risponde lui affondato nella lettura.
"E chi era, sentiamo?"
"Un rompicoglioni."
"E invece erano Gaia e Davide, che ci chiedevano se andavamo a pranzo da loro."
Ha un sussulto, alza la testa dal libro e dice:
"Ma va, allora mi sono sbagliato: due rompicoglioni. Non gli avrai mica detto di sì, spero?".
"Come facevo a dirgli di sì. Non ci sei!"



Divorato. Consigliato.




Ottobre 2011

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