Marco Presta - Il paradosso terrestre



Marco Presta - Il paradosso terrestre  

Einaudi Super ET
2012
pp. 103
€ 9,50




"Un grosso montone belò spaventosamente nella notte e subito dopo tutto il gregge emise all'unisono un gemito agghiacciante. Non c'era più niente di ovino in quelle creature frementi sotto la luna.
Massimo aprì la porta della baracca e si lanciò fuori. Riuscimmo ad afferrarlo e a trascinarlo di nuovo dentro prima che i musi stravolti dall'odio delle pecore più vicine riuscissero a morderlo.
- Non voglio morire così! E' assurdo! Sbranato da un abbacchio! Andiamo via di qui, andiamo via!
Massimo era agitatissimo, lo vedevo spettinato per la prima volta in vita mia.
Dissi: - Cerchiamo di rimanere calmi, - frase che in genere si usa pochi istanti prima di essere presi dal panico. 
- Siamo più intelligenti di loro, - azzardò Goffredo, - questo è il momento di dimostrarlo. E che cazzo, non avremo conquistato la posizione eretta solo per avvitare meglio le lampadine, no?!
Ci sentimmo orgogliosi della nostra condizione di esseri umani per alcuni secondi, poi sprofondammo di nuovo nella più cupa disperazione."


I racconti - e questo l'ho già detto mille volte, ma non mi stancherò mai di ripeterlo - non fanno per me: comincio a leggere, mi affeziono ai personaggi e poi...zac, tutto finito. Comincia una nuova storia, e bisogna per forza adattarsi. Che tortura.
Il paradosso terrestre è una raccolta di ventuno racconti che fanno ridere, e allo stesso tempo riflettere. 

Si, perché Presta, con ironia, riesce a descrivere situazioni che a primo impatto potrebbero sembrare assurde e irreali, ma se ci si ferma un attimo a pensare, si capisce subito che - almeno alcune - si potrebbero benissimo vedere come possibilità appartenenti ad un futuro neanche troppo lontano.
Guerre scatenate da incomprensioni tra commessi e acquirenti, uomini onesti che diventano fenomeni da baraccone, virus che causano innamoramenti a catena, ovini che prendono il sopravvento sugli uomini...il tutto condito da quel pizzico di sarcasmo che non guasta mai.
"Non volevo offendere nessuno", "Per fortuna, non è malato", "Sprechi" e "L'uomo del giorno" sono, a mio parere, i pezzi più spassosi.
Per divertirsi, senza però pensare che sia tutta una commedia.

Commenti

  1. Visto che sei stata attratta da Marco Presta, non mi rimane che consigliarti "un calcio in bocca fa miracoli" (ultimo libro da me letto), sempre dello stesso autore.
    Una storia sulfurea quanto basta, ma allo stesso tempo con un retrogusto amaro, che offre più di uno spunto di riflessione....

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    Risposte
    1. Ema l'ho letto l'anno scorso...mi ha fulminato! :) Ecco perché ho deciso di provare a leggere quest'ultimo libro!
      Penso che a breve prenderò anche "Il piantagrane".... :D

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